I ricordi di Pietro Rossi

I ricordi di Pietro Rossi

Nella collana dei «Saggi» è apparso il volume n° 6:

 

Pietro Rossi, Incontri e ricordi, 2021, pp. xviii-270. [i.s.b.n. 978-88-15-29470-8]. € 28,00.

Premesssa – Nota bibliografica – Max Weber e il capitalismo moderno  – Michelangelo Giorla: il mio primo maestro – Giovanni Demaria e lo ‘stato sociale moderno’ – Ricordo di Nicola Abbagnano – Abbagnano a Torino: dall’esistenzialismo positivo al nuovo illuminismo – Renato Treves e la rinascita della sociologia in Italia – Alessandro Galante Garrone – Norberto Bobbio: un profilo – Giulio Preti e il neoillumismo – Enzo Paci: il Sartre italiano – Remo Cantoni: dall’esistenzialismo alle scienze umane – Ricordo di Pietro Chiodi – Ricordo di un amico: Alberto Pala – Tra Banfi e Garin: la stagione milanese di Paolo Rossi – Nicola Matteucci – Antonio Santucci: un illuminista ‘moderato’ – Valerio Verra: alla riscoperta di Hegel – Un lungo cammino – Viano e la critica della tradizione filosofica italiana – Giuliano Gliozzi e l’ambiente filosofico cagliaritano  – Rcordando Enza – Alla fine di un’epoca.

 

La vita di ognuno di noi è costellata, e anche formata, da una serie di incontri; ciò vale anche per la vita di uno studioso. Questo volume contiene una serie di ricordi che vanno dall’immediato dopoguerra (anzi, il primo, fin dagli anni della guerra) al 2020: ricordi di incontri con maestri, colleghi, collaboratori, allievi, all’insegna di ciò che l’autore ha imparato da ognuno di essi, o cercato di trasmettere ai propri allievi: filosofi, ma anche storici e scienziati sociali, sullo sfondo delle diverse stagioni della cultura italiana ed europea.

Pietro Rossi è professore emerito dell’Università degli studi di Torino, dove ha insegnato dapprima Storia della filosofia e poi Filosofia della storia. Socio dell’Accademia delle scienze di Torino (che ha presieduto per due trienni), dell’Accademia nazionale dei Lincei e di altre istituzioni italiane. È stato insignito della Gran Croce dell’Ordine al merito della Repubblica federale di Germania. Ha diretto per un ventennio la «Rivista di filosofia» ed è autore di numerose pubblicazioni da Lo storicismo tedesco contemporaneo (Torino, Einaudi, 1956) a L’Europa che fu. Fine di un ciclo (Bologna, il Mulino, 2017). Ha curato la traduzione italiana dei principali scritti di Max Weber e ha anche condiretto, insieme a Carlo A. Viano, l’importante Storia della filosofia pubblicata da Laterza (1993-99).